Solo alcune ore fa per l’ennesima volta la domanda: quanto investire in Facebook ads?
La domanda in apparenza banale è però simile a: quanto costa un viaggio? O quanto costa un’auto?
Dove la risposta è, dipende…
La problematica di quanto investire in campagne pubblicitarie sui social è molto frequente nelle piccole/medie imprese/attività.
Cerchiamo di seguito di dare alcune risposte concrete oltre a qualche spunto di riflessione.
Premessa:
per le PMI italiane, l’investimento in attività di marketing, dovrebbe essere considerato strategicamente con una % del fatturato che può variare ampiamente a seconda degli obiettivi specifici dell’azienda e del contesto in cui opera.
In linea generale, le aziende tendono a investire tra il 3% e il 10% del loro fatturato in marketing. Le aziende con obiettivi di mantenimento e in mercati meno competitivi si orientano verso il limite inferiore di questa gamma, mentre quelle che cercano di espandere la propria quota di mercato o operano in settori altamente competitivi possono tendere verso il limite superiore o addirittura oltre.
Questi i primi numeri su cui ragionare. Attenzione: marketing NON significa solo campagne sui social, ovviamente.
L’investimento in ambito social per una piccola/media realtà aziendale, anche ad esempio con negozio fisico fronte strada, può variare significativamente a seconda di diversi fattori, come il tipo di attività, gli obiettivi specifici, il target di mercato e la concorrenza nel settore. Non esiste quindi una cifra univoca o una % del fatturato che si adatti a tutte le situazioni.
Ci sono però alcune linee guida generali per determinare un budget di partenza. Vediamole.
Chiunque utilizzi i social prima o poi tocca con mano che questi NON sono gratis e che necessitano di investimento costante se si vuole raggiungere dei risultati.
Oltre a cercare di individuare QUANTO investire dobbiamo capire COME distribuire il budget tra i vari obiettivi che Facebook offre. Ricordiamo che le azioni sono fondamentali da fare sono: creazione, mantenimento, crescita della community e non ultimo obiettivi mirati ad acquisire nuovi contatti e, si spera, nuove vendite.
Vediamo quindi i passi da fare:
Gli obiettivi: PRIMA di stabilire un budget è essenziale chiarire cosa vogliamo ottenere dalla presenza social. Questi obiettivi potrebbero includere l’aumento della consapevolezza del brand, la generazione di traffico verso il sito o verso il punto vendita, l’incremento delle vendite o la creazione di una community attiva. Gli obiettivi influenzeranno quindi il tipo di contenuto da produrre e le piattaforme da utilizzare e andranno a incidere sul budget necessario.
La gestione: comprende la definizione di un piano editoriale, la creazione di contenuti, la pianificazione e la pubblicazione dei post, l’interazione con la community e, fondamentale, il monitoraggio delle prestazioni. Le piccole imprese spesso iniziano gestendo i social media internamente per risparmiare; purtroppo molto spesso si accorgeranno che non è un risparmio quello ottenuto… Se considerano di gestire in outsourcing le attività in media i costi possono variare da poche centinaia a diverse migliaia di euro al mese, a seconda dei servizi richiesti.
Budget per le campagne sponsorizzate: oggi le sponsorizzate sono indispensabili per aiutarci a raggiungere un pubblico più ampio e mirato. Il budget per le sponsorizzate può partire da pochi euro al giorno per campagne piccole e per casiste particolari, fino a cifre significativamente più alte per campagne più ampie o per periodi di tempo più lunghi. Possiamo ragionevolmente affermare che, alla data, se parliamo di piccole imprese/attività con circa 150/200 mese (se ben gestiti e ben distribuiti) si possono raggiungere risultati di tutto rispetto, sempre parametrati agli obiettivi che ci siamo dati.
Monitoraggio e adattamento: è fondamentale monitorare regolarmente le prestazioni delle attività sui social per capire cosa funziona e cosa no; dobbiamo essere in grado di aggiustare il tiro sia in termini di strategia che di budget. Ovviamente gli strumenti di analisi forniti dalle piattaforme social ci aiutano a ottenere insight preziosi sull’efficacia delle campagne.
Quindi per piccole/medie realtà può essere ragionevole iniziare con budget modesto che “dovrebbe” essere gradualmente incrementato in base ai risultati ottenuti e agli obiettivi di crescita. Resta sempre valido il concetto di reinvestire una parte dei profitti derivanti dalle vendite, generate attraverso i social, per potenziare ulteriormente le campagne successive. Quindi l’investimento deve essere qualcosa di dinamico e legato ai risultati.
Non dimentichiamo inoltre che per la definizione del budget da allocare alle campagne occorre considerare le dimensioni dell’azienda: più un’azienda è grande, più generalmente (non sempre…) ha budget da investire.
Infine altra rilevante considerazione è il peso delle campagne per uno specifico progetto. Un errore gravissimo che molto spesso tocchiamo con mano lo si può trovare ad esempio al lancio di un e-commerce. Molte volte l’errore è quello di allocare cifre pari a poche centinaia di euro in ads sia per farlo conoscere, che per acquisire traffico qualificato in quantità, contatti, ecc. quando nella maggioranza dei casi servirebbero cifre di alcune migliaia di euro al mese SOLO per le campagne social.
Giovedì 11 aprile, dalle 14:30 commenteremo su meet le due campagne riportate di seguito, in apparenza molto simili…
Chi ha piacere di partecipare può scrivere una mail a: info@marketingdigitale.cloud