A/B test: sull’argomento ci sono molti dubbi che tocchiamo con mano quando lo affrontiamo con i nostri clienti. Vediamo quindi di fare chiarezza nel capire COSA significa il test e perchè è UTILE.
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Immaginate di dover lanciare un prodotto/servizio o un nuovo viaggio nel caso siate ad es. un’Agenzia di Viaggio.
Avete realizzato o vi hanno realizzato alcune pagine web (almeno 2) chiamate LANDING PAGE dove tramite campagne di marketing mirate farete “atterrare” i vostri potenziali clienti.
Un A/B test (anche chiamato split test) significa mettere a confronto due varianti (nel nostro caso le 2 landing page) per scoprire quale raggiunge i miglior risultati in base a un preciso obiettivo che ci siamo dati.
In pratica, mostriamo la Versione A a un gruppo di persone e la Versione B a un altro gruppo. Al termine, misuriamo i risultati e scegliamo la versione da usare per la nostra campagna.
Perchè si chiama “split test”?
“Split” significa “dividere” in inglese: dividiamo cioè il pubblico in due parti, più o meno uguali, e mostriamo a ciascuna una diversa variante per capire quale funziona meglio.
Alcuni usano “A/B test” quando si cambia solo un elemento (ad esempio il colore di un pulsante della call to action es. PRENOTA/ACQUISTA) e “split test” quando si cambiano più cose insieme. Ma oggi la maggior parte delle persone usa questi termini in modo intercambiabile.
Cosa misuriamo in un A/B test?
Prima di iniziare, dobbiamo definire:
- Qual è l’obiettivo? Aumentare le richieste per acquistare il prodotto/servizio? Oppure ad esempio ottenere più download a una guida di viaggio?
- Quali elementi intendiamo cambiare? i testi delle call to action? Le immagini? La posizione di un pulsante? I colori? Ecc.
È fondamentale quindi scegliere una metrica da osservare (ad esempio il tasso di conversione) e cambiare solo alcuni elementi, altrimenti diventa difficile capire cosa ha davvero portato al miglioramento (o peggioramento).
Come funziona in pratica il test
- Creiamo due versioni (A e B), possibilmente modificando un solo elemento alla volta, se vogliamo capire con precisione l’impatto della singola variazione.
- Dividiamo il pubblico in modo casuale (50%) possibilmente in modo omogeneo.
- Monitoriamo la reazione: quante persone cliccano, comprano o chiedono maggiori informazioni con la Versione A rispetto alla Versione B.
- Scegliamo quella che ha dato i migliori riscontri: quella che ottiene risultati migliori sulla metrica che abbiamo deciso di misurare (es. tasso di acquisto, iscrizioni, ecc.).
Ovviamente più il campione di utenti è omogeneo (stessa provenienza, stessa tipologia), più i dati saranno affidabili.
In sintesi
Un A/B test ti permette di:
- Ottimizzare i risultati delle tue landing pagine, o delle email o di campagne promo.
- Fare scelte basate su dati concreti, non su intuizioni o scelte soggettive.
- Migliorare in modo mirato l’esperienza degli utenti (User Experience, o UX) e quindi il fattore conversione.
Se vogliamo quindi essere sicuri di scegliere la variante giusta, l’A/B test è lo strumento ideale. Vero che ha un costo (studio e tempo di realizzazione ) ma nel definire prima il traguardo da raggiungere e la metrica da monitorare possiamo con ragionevole certezza basare le decisioni su risultati certi e non su ipotesi.