Il festival di Sanremo appena concluso ha evidenziato dinamiche social fino a pochi anni fa impensabili. Numeri di visualizzazioni enormi, dirette Instagram con milioni di visualizzazioni “all’interno” della diretta RAI, ecc.
Ha però confermato che la gestione dei social media non sono per tutti.
Account Instagram creati in diretta* (non vero ovviamente, ma è bello crederci), importanza smisurata ai follower (parametro inutile se fine a se stesso), social media improvvisati (ma del resto si sa, è un mestiere che possono fare tutti come vendere viaggi o aprire bar).
E in tutto questo, campagne di real time marketing anche molto belle, ma incredibilmente “irregolari”.
Chi fa, seriamente, questo mestiere sa che NON si possono usare nomi di personaggi famosi per i propri scopi commerciali senza avere un’autorizzazione.
Pensate sia davvero possibile ottenere, nella notte, dallo Staff di Blanco un’autorizzazione ad utilizzare il suo nome e definire, sempre nella notte, un contratto?
E questa Azienda non è la sola, altre hanno elaborato post simili inerenti il loro prodotto. Se Blanco (o altri artisti “coinvolti”) volessero potrebbero “ricavare” importi tali che gli consentirebbero di viaggiare probabilmente gratis tutta la vita…
Anche il mondo del travel non è rimasto alla finestra. C’è chi, come Eden, ha “coinvolto” la Ferragni, Morandi, Amadeus, ecc. creando meme che sono stati “marchiati” con il proprio logo:
E infine sul nuovo profilo IG di Amadeus diversi post con scatti di abiti griffati e accessori senza la dicitura #adv o in alternativa #supplied. Post che poi sono stati cancellati dal profilo.
Tutto questo è, in sintesi, la dimostrazione di quello che, umilmente, ribadiamo da molti anni: questi canali di comunicazione NON sono per tutti.
E non importa CHI sei e COME ti chiami.
(*) l’account IG di Amadeus creato durante il festival (tra l’altro autenticato, in tempo reale, con spunta blu…):