Diverse le domande sull’utilità di definire un piano editoriale social. Cerchiamo di fare chiarezza evidenziando alcuni degli aspetti più rilevanti che, a nostro parere, andrebbero affrontati.
Innanzi tutto definiamo che un piano editoriale è un documento dove andranno elencati i contenuti che andremo a pubblicare sui vari canali social. Nel nostro documento dobbiamo schematizzare gli argomenti “core” che tratteremo nei contenuti creati.
Attenzione, NON è detto che Facebook abbia lo stesso piano editoriale di Instagram. Insieme ai contenuti definiremo frequenza e tempi di pubblicazione.
In sintesi perchè riteniamo sia fondamentale avere un piano strutturato:
- ci aiuta a rendere chiari gli obiettivi da raggiungere che vengono PRIMA della creazione dei contenuti. Esempio vogliamo puntare ad aumentare la notorietà del nostro marchio, oppure puntiamo ad acquisire nuovi clienti oppure vogliamo fidelizzare quelli già esistenti in Azienda. Dobbiamo quindi tener conto di questi obiettivi e pianificare di conseguenza i contenuti adatti.
- ci aiuta a identificare un target a cui vogliamo arrivare con i nostri prodotti/servizi. Per creare contenuti efficaci, è necessario sapere a chi ci si rivolgiamo. Se il target del nostro prodotto servizio è es. donne 30/60 anni per prodotti di bellezza è scontato affermare che il contenuto del piano deve essere definito per quel target di riferimento e per le sue caratteristiche. L’obiettivo è sempre quello di creare contenuti che siano rilevanti e interessanti per loro. Analoghi esempi per altri settori come i viaggi es. avventura o viaggi legati alla fotografia/architettura.
- la pianificazione prevede la creazione di contenuti per un periodo di tempo definito, esempio un trimestre o semestre. Il nostro consiglio sono periodi ragionevolmente ampi ma limitati. I contenuti sono scelti in base all’obiettivo e al target di riferimento, ma un occhio di riguardo va dato esempio alla stagionalità e agli eventi importanti del periodo che possono rappresentare un’opportunità per la comunicazione. Nel travel questo è fondamentale, immaginate il periodo estivo o quello legato alle festività o ai ponti. Analogo discorso per la ristorazione.
- il tono e lo stile DEVONO far “parte” di un piano; ogni Azienda ha il suo stile di comunicazione (o meglio “dovrebbe averlo” …) per essere facilmente riconoscibile sui canali social. La definizione del tono di voce e dello stile fa in modo che i contenuti siano coerenti fra loro e rappresentino l’immagine del brand.
- infine NON deve mancare il costante monitoraggio e analisi dei risultati; non è pensabile avere un piano editoriale social statico. Sia eventi non previsti, che una corretta analisi dei risultati è molto probabile che concorrano ad aggiornare il piano editoriale in corso d’opera. Fondamentale è monitorare le performance dei contenuti pubblicati e analizzare i dati per capire cosa funziona e cosa produce risultati tangibili e cosa no. Inoltre OSSERVATE quello che pubblicano i vostri competitor, come comunicano, come si muovono. In rete, come nella vita, c’è sempre molto da imparare.
Riepilogando un piano editoriale social strutturato e aggiornato regolarmente ci aiuta a gestire in modo efficace le pagine social, ci permette di creare contenuti pertinenti e di valore per raggiungere gli obiettivi di comunicazione che ci siamo prefissi.
Resta sempre indispensabile “verificare” la vostra presenza social prima di mettere mano alla comunicazione. Ne abbiamo parlato qui.