Spesso riceviamo quesiti per come attivare, a norma di legge, una corretta iscrizione alla newsletter in Azienda.
Di seguito andremo ad esplicitare alcuni aspetti, essenziali, che riteniamo fondamentale adottare.
Premessa: daremo per scontato che l’Azienda, che vuole utilizzare l’email marketing per comunicare con i proprio contatti, abbia attivato sul nome dominio una piattaforma professionale per la gestione degli invii. Questo è il primo passo, inderogabile.
L’iscrizione, che ricordiamo è un’operazione volontaria, consente al cliente e/o futuro cliente di rimanere informati su novità, promozioni e offerte riguardanti prodotti o servizi offerti dall’Azienda.
Tuttavia, se l’iscrizione a una newsletter viene gestita male, il contatto potrebbe facilmente perdere interesse e procedere a stretto giro alla disiscrizione.
Vediamo quindi le fasi che un’azienda dovrebbe rispettare per iniziare un rapporto di valore con i futuri clienti.
Consenso esplicito:
primo aspetto da rispettare è il consenso esplicito del futuro cliente alla ricezione della newsletter. Questo consenso deve essere espresso in modo chiaro e trasparente, in modo che l’utente che si iscrive sappia esattamente cosa sta accettando e possibilmente deve evincere la frequenza delle comunicazioni.
Privacy:
all’atto dell’iscrizione devo essere messo nella condizione di poter accedere, con un semplice clic, a una pagina dove gli comunichiamo che tipo di trattamento verrà fatto dei dati richiesti. L’azienda deve inoltre garantire che i dati personali del cliente siano protetti in conformità con la normativa vigente.
Possibile personalizzazione del contenuto:
sarebbe auspicabile, se l’Azienda veicola contenuti fra loro diversi per target/interessi, la personalizzazione del contenuto della newsletter. Questo può essere fatto attraverso iscrizioni “separate” in modo da inviare al cliente contenuti pertinenti al suo profilo e al suo interesse.
Double opt-in:
è il sistema che consente la verifica dell’indirizzo email che si sta iscrivendo. In sintesi consiste nell’invio di una mail all’utente per chiedere di confermare la sua volontà di iscriversi alla newsletter dopo aver compilato il form d’iscrizione. La richiesta della doppia validazione, da parte dell’utente prima di essere iscritto, può sembrare più “complesso” ma è l’unico metodo che consente di proteggere le liste d’invio e rispettare il GDPR (clicca sull’immagine per ingrandire):
Disiscrizione:
ogni invio della newsletter deve dare la possibilità all’utente di annullare l’iscrizione alla newsletter in qualsiasi momento con un semplice clic. Tutte le piattaforme professionali di invio hanno questa funzione insita che rispetta la normativa.
Frequenza di invio e contenuti:
l’azienda dovrebbe inviare la newsletter con una frequenza adeguata e costante, in modo che il futuro cliente (o il già cliente) non si dimentichi della sua esistenza, ma senza eccedere con invii troppo frequenti che potrebbero risultare fastidiosi, alla stregua dello spam. Inoltre è scontato affermare che la newsletter deve contenere contenuti di qualità, informativi e aggiornati, in modo che il lettore possa apprezzare il valore dell’azienda e della sua offerta. E’ altresì auspicabile che l’azienda eviti contenuti troppo commerciali o solo e sempre offerte. La narrazione di un prodotto/servizio è importante, fa in modo che il destinatario sia consapevole del valore descritto.
Termini e regole:
è importante comunicare i termini dell’iscrizione alla newsletter. L’azienda dovrebbe fornire informazioni chiare e trasparenti sulle modalità di iscrizione, sulla frequenza degli invii, sui dati personali raccolti e sulla possibilità di annullare l’iscrizione. In questo modo, il futuro cliente sa esattamente cosa aspettarsi dalla newsletter e può decidere, sin da subito, se l’iscrizione è adatta alle sue esigenze.
Qui potete verificare l’iter “professionale” di iscrizione a una newsletter.